Mi chiamo Giorgio Erede, avvocato, da sempre con una grande passione per la cucina. Accantonata la toga ho creato un ristorante, "San Giorgio e il Drago", che la critica del settore ha accolto con assai lusinghieri commenti. Attualmente alimento la mia passione (e, auspicabilmente, la mia famiglia) tenendo dei corsi di cucina e proponendomi come chef a domicilio. Delle mie attività parlerò più compiutamente in due apposite sezioni del blog, "Scuola di cucina" e "Lo chef a casa vostra". Presentandomi voglio farvi sapere che, contrariamente a quanto afferma di pensare Allan Bay nei suoi libri "Cuochi si diventa", secondo me cuochi si nasce, così come si nasce signori. E io, parafrasando Totò e immodestamente, lo nacqui. Per fare della buona cucina occorrono molte cose, ma alcune sono fondamentali: la passione, l'amore, il talento. Poi, certo, la materia prima scelta con cura (e con amore e talento), l'abilità nel maneggiare pentole e i vari arnesi della cucina (abilità che cresce se accompagnata da amore e talento), la c.d. "mano".
Così alle mie allieve, ai miei commensali, ho il piacere di far conoscere i piccoli, grandi, segreti di una cucina per la casa, per gli amici, per chi non vuole essere stupito da stravaganti interpretazioni, ma vuole godere dei piaceri di una cucina semplice e ad un tempo raffinata.

lunedì 22 settembre 2008

Caponatina di melanzane

Ingredienti (per 6 persone):
1 melanzana grossa
1 peperone giallo (facoltativo)
1 gamba di sedano
1 cipolla media (rossa o dorata)
10 filetti di pomodori pelati
1 manciata di uva sultanina
1 manciata di pinoli
1 manciata di olive verdi snocciolate
30 gr di capperi dissalati
25 gr di zucchero
½ bicchiere di aceto rosso
Olio extra vergine
Sale e pepe

Preparazione:
affettare a cubetti la melanzana e (eventualmente) a listarelle il peperone, friggerli in un tegame con non poco olio. Togliere le due verdure una volta pronte. Friggere il sedano tagliato a piccoli tronchetti, togliendoli una volta croccanti. Lasciare nel tegame poco olio. Unire nel tegame le verdure cotte, i filetti di pomodoro, la cipolla tagliata a julienne sottile. Aggiustare di sale e pepe. Lasciare cuocere per qualche minuto. Aggiungere i pinoli, i capperi, l’uva sultanina ammorbidita in precedenza in una ciotola con acqua tiepida, le olive tritate grossolanamente. Aggiungere lo zucchero e l’aceto. Dare una scaldata a fuoco vivo e quindi lasciare sobbollire per una decina di minuti.
Servire tiepida o, meglio, fredda il giorno dopo.
Ho inserito questa ricetta fra gli antipasti, ma in realtà è un (fantastico) piatto universale. Può essere servita da sola o accompagnata a: petto d’anatra in padella, tonno fresco appena scottato, filetto di maiale all’aceto balsamico e pepe, formaggi stagionati ecc. ecc.

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